Lord Baden-Powell, B.P.

Intermezzo Inglese 

Tornato in Inghilterra per motivi di salute, B.P. trovò una nuova casa più grande per la sua famiglia, e in poco tempo, le cure della madre e della sorella fecero effetto: B.P. si riprese. Frequentò un corso di armi leggere, lo superò brillantemente acquisendo il diritto di divenire a sua volta istruttore del proprio reggimento, ma soprattutto gli concedeva altre 100 rupie al mese. Il tempo volò e, poco meno di due anni dopo la sua partenza, fece rientro in India. Era l'ottobre del 1880 e Stephe aveva ora 23 anni.

Di nuovo in India

Giunto a Lucknow scoprì che il suo reggimento era ancora a Qandahar. Per cercare di contenere gli effetti della Jihad scatenata contro gli inglesi, le impiccagioni e le fustigazioni si susseguivano senza sosta. Intanto, per combattere la noia quotidiana, tirò fuori i copioni teatrali che s'era portato dietro e organizzò delle recite. L'unica nota stonata di questo periodo fu che l'unico colpo d'arma da fuoco sparato da Stephe fu contro la propria gamba, che lo costrinse a letto per circa due mesi.

A Quetta, dove il reggimento si era trasferito, incontrò per la prima volta quello che sarebbe stato l'unico vero suo amico, il tenente Kenneth McLaren, che a causa del suo aspetto adolescenziale, Stephe chiamò "The Boy. Tra il 1892 e il 1893, come responsabile dell'Intelligence britannica nel Mediterraneo, fu spesso in giro, lungo le coste del Mare Nostrum allo scopo di raccogliere informazioni militari.

Nel 1895 ebbe un incarico speciale in Africa, e ritornò in India nel 1897 al comando del quinto reggimento Dragoon Guards. Le sue capacità impressionarono i suoi superiori e grazie alle sue doti di esploratore e alla conoscenza della popolazione Zulu, presto venne trasferito ai Servizi segreti britannici. Viaggiò spesso travestito da collezionista di farfalle, nascondendo documenti militari fra i suoi disegni di farfalle.

Qualche anno dopo scrisse un piccolo manuale, intitolato Aids to Scouting for NCO's and Men (Suggerimenti per l'esplorazione per sottufficiali e soldati), un compendio di letture utili all'addestramento delle reclute all'esplorazione. Utilizzando questo ed altri metodi fu in grado di addestrarle a pensare indipendentemente, usare il loro spirito di iniziativa, e a sopravvivere in ambienti selvaggi. Gli indigeni lo temevano tanto che gli assegnarono il nome di Impeesa, il lupo che non dorme mai, per il suo coraggio, la sua bravura d'esploratore e la sorprendente abilità nel seguire le tracce.