SII MESSAGGERO DI PACE IN OGNI MANIERA

È giunta a Roma il 16 dicembre la Luce della Pace da Betlemme attesa da circa 800 persone, scout del MASCI dell’AGESCI e dell’FSE, riuniti per portare la fiammella nella Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, donandola come oramai da molti anni al Santo Padre Francesco. Tutti insieme in corteo hanno percorso Viale della Conciliazione per arrivare ai piedi del presepio di sabbia, il Sand Nativity, realizzato dagli artisti della città Veneta di Jesolo. È stato il Cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica papale, ha ricevere il prezioso dono dalle mani di due lupetti romani a rappresentanza di tutto il movimento scautistico cattolico italiano. Una Santa Messa ha visto poi riuniti in preghiera tutta la delegazione, suggellando così con la preghiera comunitaria, l’evento.

Il viaggio della Luce della Pace è iniziato a il 28 di novembre, quando Niklas Lehner scout austriaco di 11 anni, ha ricevuto da un sacerdote ortodosso nella Grotta della natività di Gesù a Betlemme, la preziosa fiammella prelevata da una delle lampade che perennemente ardono da molti secoli, grazie all’olio donato a turno da tutte le nazioni cristiane della terra. La piccola staffetta ha poi custodito la Luce per tutto il viaggio in aereo fina ad arrivare in Austria, dove è iniziata oltre trenta anni fa questa tradizione. Qui 19 delegazioni di scout europei, si sono date appuntamento a Linz, per ricevere e poi distribuire ognuno nelle proprie nazioni, il prezioso simbolo di Pace, dando vita ad una cerimonia scout molto sentita e partecipata.

La Luce della Pace è partita per l’Italia il 16 dicembre, grazie alle numerose staffette su treni in viaggio per tutte le direttive rendendo ancora una volta possibile che, in appena 24 ore, raggiungesse tutte le regioni. Particolare quest’anno è stato l’impegno per la città di Roma, dove la Luce della Pace è giunta grazie ad una staffetta dedicata, che in auto ha percorso i 1500 Km che separano Linz da Roma giungendo già nel primo pomeriggio del 16 dicembre.

Come ogni anno lo scautismo romano fa dono ai più bisognosi di generi di prima necessità tra viveri, coperte ed indumenti, consegnati poi alla Caritas romana. Sono continuate poi nei giorni precedenti il Santo Natale le occasioni di incontro e scambio della Luce, che a Roma è stata donata a scuole, famiglie, è stata portata nelle Parrocchie e fino nel carcere di Rebibbia. Continua quindi l’impegno degli scout romani per far si che la “Luce” si diffonda a quante più persone possibili, soprattutto nei luoghi di sofferenza ove non si vede speranza e futuro nella vita.