MASCI Lazio e inclusione sociale


"S
iamo uomini e donne provenienti da strade ed esperienze diverse, ma uniti dalla convinzione che lo scautismo è una strada di libertà per tutte le stagioni della vita e che la felicità è servire gli altri a partire dai più piccoli, deboli ed indifesi.
"

 dal Patto Comunitario del MASCI

MASCI Lazio e inclusione sociale

Pubblicato: Mercoledì, 27 Novembre 2019
Da alcuni anni il MASCI Lazio è impegnato sui temi sociali. Il convegno sulla disabilità organizzato circa due anni fa, la nostra adesione al Forum del Terzo Settore, la costituzione di una pattuglia welfare, il nostro impegno per Amatrice, l'apertura di nuovi dialoghi con associazioni come la Comunità di Sant'Egidio, la Tavolate senza muri ecc. 
Tutto ciò premesso, crediamo sia il momento di impegnare la regione in un progetto significativo, concreto a breve termine e di grande rilevanza sociale: l'abbattimento delle barriere architettoniche che limitano la mobilità delle persone con problemi di deambulazione.
Ne avevamo accennato al Consiglio Regionale e la proposta è stata portata all'Assemblea Nazionale anche con l'allestimento di uno stand organizzato da Stefano Soscia della Comunità di Terracina.
La partecipazione allo stand  degli adulti scout presenti all'Assemblea è stato un successo e sono state verbalizzate 18 pagine di interventi, riflessioni, consigli. Di queste riflessioni è scaturita una relazione (in allegato) che è stata consegnata al Presidente e al Segretario Nazionale.
Nell'ultimo Consiglio Nazionale la proposta di una iniziativa nazionale sull'inclusione sociale è stata accolta con favore ma i tempi di programmazione e azione a livello nazionale sono più lenti e elaborati. Nel frattempo il Comitato Esecutivo del Lazio, tramite la Pattuglia Formazione e Welfare congiunte, ha deciso di prendere una iniziativa immediata anche per dimostrare ad altre regioni la fattibilità della proposta che sarebbe la seguente.
Ogni  Comunità dovrebbe, nel proprio ambito territoriale e anche con l'aiuto, se possibile, di altre associazioni locali, raccogliere informazioni nella propria zona su tutto ciò che contrasta con la dignità delle persone che avrebbero diritto a esercitare la propria mobilità senza vincoli o disagi. Non si tratta solo di disabilità, ma di rendere fattiva e possibile l'inclusione nella società attraverso la propria libera mobilità.
Sappiamo che è un progetto impegnativo ma neanche troppo. Bisogna credere negli obiettivi e essere motivati. L'obiettivo è rappresentare con un unico evento regionale a febbraio-marzo i risultati dell'indagine alle autorità regionali e locali attraverso un pubblico dibattito e e alla presenza della stampa. 
E' importante leggere e diff
ondere nelle comunità la scheda allegata, scegliere poi uno o più ambiti in cui voler fare indagine, per inviare poi i risultati a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 31 gennaio 2020. L'analisi delle schede porterà ad un confronto pubblico con altre associazioni, le istituzioni e la stampa.
Per chiarimenti è possibile scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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